I più ottimisti del Vecchio Continente e i più sconsiderati. Due primati di cui non vantarsi per noi italiani.
I guidatori più spericolati d’Europa, siamo stati definiti.
Lo rileva il Barometro della Fondazione Vinci Autoroutes per una guida responsabile, una vasta indagine che mette a confronto il comportamento degli automobilisti in undici paesi dell’Unione Europea.
Telefoniamo senzavivavoce, inviamo sms e dimentichiamo le cinture di sicurezza. Insultiamo gli altri guidatori, scendiamo bloccando il traffico per litigare meglio.
Dalla ricerca emerge come l’uso molto diffuso di dispositivi connessi durante la guida sembri contraddire la presa di coscienza sui rischi di disattenzione, comportamento identificato dagli europei come la principale causa d’incidenti mortali.
Molte regole di sicurezza elementari non sono ben rispettate dalla gran parte dei conducenti europei:
- dimenticarsi di mettere la freccia prima di sorpassare o svoltare
- dimenticarsi ancora di allacciare le cinture di sicurezza.
Riguardo alle abitudini di guida, gli europei sono molto critici nei confronti dei loro compatrioti, ma sono molto più benevoli nella valutazione della propria guida e si ritengono soprattutto attenti (74% e fino all’80% in Italia).
Il 54% degli europei, e il 65% degli italiani, riconosce che gli capita di insultare altri automobilisti: il 54% degli italiani (e il 46% degli europei) ammette di usare talvolta il clacson in modo inappropriato, e il 25% (a fronte del 15) scende talvolta dall’auto per discutere con un altro conducente.
Di fronte alla mortalità stradale, l’ottimismo degli italiani resiste al pessimismo degli europei.
Benché l’obiettivo della Commissione Europea sia di riuscire a dimezzare il numero di morti sulle strade fra il 2010 e il 2020, negli ultimi sei anni la mortalità stradale in Europa è diminuita solo del 19%. Nel 2017, più della metà degli europei (51%) ritiene che sarà difficile ridurre notevolmente il numero di vittime della strada; la speranza di una diminuzione del numero di morti nei prossimi anni è calata in Spagna (-9 punti) e in Polonia (-8 punti): al contrario, la fiducia degli italiani (+5 punti) è aumentata nel 2017 e ha raggiunto il 57%.